Il valore della Psicoterapia

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MillerRiflessioni per il valore della Psicoterapia:

La psicoterapia psicoanalitica è un percorso che ha a che fare con se stessi, con la propria storia in relazione con gli altri, attraversa un processo dinamico e facilita lo sviluppo psichico.  Aiuta a liberarsi dai sintomi, e comprendere le gabbie esistenziali per  renderci più funzionali soprattutto con noi stessi e con gli altri in una dimensione di conoscenza inter-soggettiva.Si lavora attraverso  la relazione, l’elaborazione di assetti psichici inconsci e consci.

La psicoterapia avviene in un contesto protetto e tutelato dal professionista.Non mi dilungo e mi appoggio a queste  chiare parole scritte da Alice Miller, stimata  psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico di Zurigo: 

L’esperienza ci insegna che, nella lotta contro i disagi psichici, alla lunga abbiamo a disposizione uno strumento molto importante: scoprire a livello emotivo la verità della storia unica e irrepetibile che è stata quella della nostra infanzia.

Potremmo mai liberarci del tutto delle nostre illusioni? Proprio perchè la verità ci  appare insopportabile? E tuttavia la verità  è talmente indispensabile che ne scontiamo la perdita con gravi malattie. Cerchiamo perciò di scoprire in un lungo percorso la nostra personale verità che, prima di donarci un nuovo spazio di libertà, fa sempre soffrire … a meno che non ci accontentiamo di una conoscenza intellettuale. Ma in tal caso ci ritroveremo ancora una volta immersi nelle illusioni.

Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato, né cancellare i danni che ci furono inflitti nell’infanzia. Possiamo però cambiare noi stessi <<riparare i guasti>>, riacquistare la nostra integrità perduta.

Possiamo far questo nel momento in cui decidiamo di osservare più da vicino le conoscenze che riguardano gli eventi passati e che sono memorizzate nel nostro corpo, per accostarle alla nostra coscienza. “Si tratta indubbiamente di una strada impervia, ma in molti casi ci offre la possibilità di abbandonare infine la prigione invisibile– e tuttavia cosi crudele- dell’infanzia e di trasformarci, da vittime inconsapevoli del passato, in individui responsabili che conoscono la propria storia e hanno imparato a convivere con essa”.

La maggior parte delle persone, invece fa esattamente il contrario.Non vuole sapere nulla della propria storia e perciò non sa neppure di esserne in fondo continuamente influenzato, poiché, in parte vivono nella propria dimensione arcaica e infantile, irrisolta o rimossa. Non sanno di temere e di evitare pericoli che una volta erano reali, ma che ormai da tempo non lo sono più…  Sono mossi da ricordi, sentimenti e bisogni dimenticati, i quali, finché restano inconsci e non vengono chiariti, rischiano di  influenzare in modo pervaso quasi tutto ciò che essi fanno o non fanno …

Aggiungerei: il problema fondamentale è che spesso si rimane inconsapevoli di assetti psichici (Gazzillo, 2012) che rimangono dissociati alla coscienza e intanto si rimane fermi nella propria evoluzione psicologica, spesso sopportando sintomi e depressioni celate che frenano la propria crescita. Non c’è crescita senza crisi.

da Alice Miller- “Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé” edito da Boringhieri-2007

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