Bulimici ed Obesi immancabilmente!

Bulimia obesità

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Bulimici e Obesi immancabilmente!

1. Introduzione
Lucio Demetrio Regazzo, Psicologo psicoterapeuta. Presidente IAR Esistenziale membro del Consiglio direttivo della Società Internazionale di Psicoterapia analitico esistenziale. Padova

2. Prefazione
Luca Poma, Giornalista scientifico. Portavoce nazionale di GiùLeManiDaiBambini organizzazione insignita della Targa d’argento dal Presidente della Repubblica. Torino

3. Panoramica sui Disturbi dell’Alimentazione
Lucio Demetrio Regazzo, Psicologo psicoterapeuta. Presidente IAR Esistenziale membro del Consiglio direttivo della Società Internazionale di Psicoterapia analitico esistenziale. Padova
Maria Artifoni, Dietista. Membro del consiglio direttivo IAR Esistenziale. Padova

4. La Bulimia. Complicanze della Bulimia: dieta rigida, abbuffate e vomito
Lucia Camporese, Psicologa psicoterapeuta. Socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo dell’AIDAP Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso. Responsabile dell’Unità Locale AIDAP di Padova.

5. Dieta e i suoi esiti: il pericolo obesità
A. Complicanze dell’obesità psicogena
B. La dieta è utile?
Giovanna Cecchetto, Dietista. Presidente Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) Ente di riferimento per i dietisti italiani. Verona

6. L’obesità metabolica: complicanze per la salute
Claudio Cardone, Medico chirurgo, endocrinologo. Dir. I livello U.O.C. Diabetologia e Dietetica ULSS 16, Centro Multifunzionale dei Colli. Padova

7. Binge-eating Disorder e Disturbi di Personalità. Le terapie da dare o non dare
Emilia Costa, Psichiatra. 1^ Cattedra Psichiatria – “Sapienza Università di Roma” – Direttore UOC  Psichiatria e Disturbi dell’Alimentazione, Policlinico Umberto I. Roma

8. Principali interventi psicoterapici
Marialba Albisinni, psicologa, libera professionista, specializzanda in psicoterapia psicoanalitica. Ha ideato e realizzato diversi progetti in ambito clinico e comunitario. Collabora alla pubblicazione di testi scientifici con Iar Esistenziale di Padova –  Roma

INTRODUZIONE

Lucio Demetrio Regazzo

Il volume sviluppa diffusamente il tema della Bulimia e dell’Obesità, sia essa metabolica che psicogena. Trattando queste sindromi, non si può tuttavia evitare di volgere lo sguardo ad altri Disturbi dell’Alimentazione, come l’Anoressia o gli Altrimenti Specificati.

Nel loro insieme, i Disordini Alimentari, in particolare Bulimia e Anoressia, costituiscono ormai un allarme sociale e nei casi gravi possono avere un esito infausto. Secondo l’American Psychiatric Association, sono la prima causa di morte per disordine psicologico nei paesi occidentali; è un’affermazione che porta a riflettere se si considera che nel nostro paese sono circa tre milioni, pari al 5% della popolazione, le persone che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare e il loro numero è in costante aumento. Secondo il Primo monitoraggio sui Disturbi Alimentari online in Italia, condotto da Eurispes, infatti, ogni anno si contano in Italia 3500 nuovi casi di Anoressia e 6000 di Bulimia.

Uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet sostiene che la ricerca sui trattamenti è molto più avanzata nel caso della Bulimia, mentre le ricerche sui possibili trattamenti dell’Anoressia  e dei Disturbi non Altrimenti Specificati sarebbe ancora ai primi passi e ciò ha ovviamente ripercussioni negative sull’esito di questi disturbi.

Secondo l’American Psychiatric Association, la metà dei pazienti anoressici sviluppano, nel tempo, anche sintomi bulimici, e talvolta i soggetti bulimici arrivano a evidenziare comportamenti anoressici.

Dai dati emersi risulta che Anoressia, Bulimia e anche l’Obesità, sono gravi psicopatologie che utilizzano alimentazione e corpo per esprimere una sofferenza profonda.  Il corpo si riempie o si svuota sino a dimagrire fino  a rendersi “invisibile” o si ingrassa a dismisura: è il segnale preciso di disagi psicologici sottostanti di grave entità e che denunciano la vera sofferenza che va ben oltre a semplici Disordini dell’Alimentazione e come psicopatologie, devono essere comprese e affrontate.

Volgendosi all’Obesità, quest’ultima non è presente nel dsm-iv-tr pur essendo molto diffusa; secondo dati dell’unicef il 35% degli adolescenti italiani ha problemi di sovrappeso.

Secondo un recente studio condotto dal Barilla Center for Food and Nutrition, solo l’1% dei bambini segue un corretto regime alimentare, mentre tutti gli altri abbondano di zuccheri e grassi ed evitano  frutta e verdura (fonte: in Alimentazione corretta di Giulia Ceschi).

Oltre a questo, circa il 40% degli obesi soffre di depressione e solamente questo dato giustificherebbe il suo inserimento in una categoria diagnostica dei disturbi mentali cosa che a tutt’oggi non è avvenuta.

Secondo dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità, l’Obesità nel mondo ha avuto un incremento considerevole dal 1980. Già nel 2008, infatti, si stimava che gli adulti in sovrappeso fossero un miliardo e mezzo, mentre 200 milioni di uomini e 300 milioni di donne  obesi. Un fenomeno in crescita di soggetti con un Indice di Massa Corporea classificabile come Obesità. L’incremento costante e straordinario riguarda  anche i bambini.

“Uno studio dell’Università di Montreal, in Canada, ha individuato alcuni fattori predittivi. Nel 2010 c’erano al mondo 43 milioni di bambini sotto i 5 anni in sovrappeso. L’Italia segue il trend; i dati del progetto di sorveglianza Okkio alla Salute, che nel 2010 ha monitorato 42.000 bambini della scuola primaria, dicono che il 23% è in sovrappeso e l’11% obeso”  (Marta Buonadonna 2011).

Il Dipartimento di Medicina sociale e preventiva dell’Università di Montreal ha monitorato i dati di 1.957 bambini, per  peso e altezza, in uno studio longitudinale che prevedeva controlli su queste variabili a intervalli di un anno tra i 5 mesi e gli 8 anni.

Sulla base dei dati emersi i ricercatori hanno diviso i quasi 2000 bambini in tre sottogruppi sulla base del bmi; ogni sottogruppo aveva un andamento del peso corporeo diverso:

a – 54%  con andamento basso e stabile;

b – 41% con andamento a crescita moderata;

c – 4,5% con indice di massa corporea elevato e in costante

aumento.

 

Dallo studio è risultato che i bambini di tutti e tre i gruppi avevano un peso simile stabile sino ai 2 anni di età, mentre dai tre anni e mezzo in poi il bmi del gruppo c) è iniziato ad aumentare e a circa sei anni  il 50% dei bambini era classificabile come obeso.

Le variabili prese in esame dai ricercatori erano molte, ma solo due risultavano legate significativamente in una relazione causa-effetto: i figli di madri in sovrappeso e quelle che erano fumatrici durante il periodo di gestazione. (Marta Buonadonna 2011)

Abbiamo scritto che non si può e non si deve affrontare il tema dei Disturbi dell’Alimentazione, escludendone alcuni che pure non sono oggetto di questo volume. Ciò si rende necessario per l’opinione di molti autorevoli esperti che vede ognuna di queste difficoltà muoversi all’interno di un segmento ideale ai cui estremi si pongono Anoressia e Obesità psicogena e metabolica. D’altra parte, focalizzando l’attenzione su Bulimia e Obesità, toccheremo gli altri disagi solo nel capitolo iniziale riguardante una panoramica generale sulle sofferenze provocate da alimentazioni disturbate.

Nel volume, dopo l’introduzione e la prefazione dell’amico Luca Poma, giornalista scientifico e portavoce nazionale dell’organizzazione GiùleManiDaiBambini,  segue una panoramica sui problemi dell’alimentazione nei paesi più industrializzati redatta dalla dietista Maria Artifoni dell’associazione iar esistenziale e dallo psicoterapeuta Lucio Demetrio Regazzo, presidente della stessa associazione.

Segue un breve resoconto di una terapia di gruppo analitico-esistenziale della psicoterapeuta Sabine Fleisch membro della gle international.

Troviamo poi un’analisi delle complicanze cliniche della Bulimia Nervosa di Lucia Camporese socio fondatore dell’aidap.

Il medico psicoterapeuta, presidente dell gle international, Alfried Längle e la psicoterapeuta Silvia Müller del consiglio direttivo della stessa associazione, intraprendono un viaggio sulla visione esistenziale della Bulimia trattandone gli aspetti teorici e terapeutici.

Il Trattamento farmacologico e terapia relazionale  nel progetto assistenziale per disturbi della condotta alimentare è il tema affrontato  dalla psichiatra Emilia Costa, Professore Emerito di Psichiatria, già 1^ Cattedra  di Psichiatria Sapienza Università di Roma e Direttore UOC. Psichiatria e Disturbi dell’Alimentazione.

La Presidente dell’andid, Giovanna Cecchetto, tratta il tema della dieta e dei suoi esiti, il pericolo “Obesità psicogena” e mette in discussione l’utilità di un regime dietetico restrittivo.

L’Obesità metabolica è, invece, l’interessante questione trattata da Claudio Cardone, Medico chirurgo, endocrinologo. Dirigente di  I° livello U.O.C. Diabetologia e Dietetica ULSS 16, Padova Dirigente I livello U.O.C. dell’ULSS 16.

Marialba Abisinni conduce il lettore in un’approfondita conoscenza dei principali interventi psicoterapici che i soggetti affetti da dca, possono intraprendere.

Con quest’articolo termina il volume al quale si sono dedicati numerosi professionisti.

Lucio Demetrio Regazzo

Psicologo Psicoterapeuta libero professionista dal 1977. Formazione eclettica conseguita tramite più percorsi didattici e personali (Padova, Bologna, Treviso,Perugia, Milano, Roma, Parigi). Psicoterapeuta didatta presso diverse Scuole. Direttore responsabile della rivista scientifica Synthesis dal 1989 al 1996. Organizzazione e segreteria scientifica di Convegni Congressi Nazionali  (1982-86), Presentazione di relazioni a Congressi Internazionali o Mondiali   (1992-2008) e di numerose relazioni a Convegni e  Nazionali. Autore di oltre cinquanta pubblicazioni in diverse lingue. Fondatore e direttore dell’Associazione iar esistenzialedal 1980. Consulente scientifico della gle international di Vienna e membro del Consiglio Direttivo della Società Internazionale di Psicoterapia Analitico – esistenziale dal 1999. Membro della Società di Analisi Esistenziale di Londra nel 1994-1966.

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